EDGERUNNERS: A system bug

Sulla schiena di DAVID il marchio degli EDGERUNNERS

Come abbiamo precedentemente detto, si sa molto poco della trama della serie, ma attraverso i vari collegamenti GAME/ANIME e anche attraverso l’intervista al team di CD RED PROJEKT e TRIGGER, siamo riusciti a carpire alcune cose; una di queste (penso) la più richiesta: chi sono gli Edgerunners?

Scopriamolo…

Dalle parole del team del videogame, durante la presentazione dell’anime, si evince che gli Edgerunners sono un gruppo organizzato che opera nei sobborghi di Night City come dei “pirati”, “ribelli” che vivono ostacolando il sistema, intorno a loro; dei veri bug in carne, ossa e MOD.

Il gruppo degli Edgerunners con Lucy e David nel centro

Ma il ruolo degli Edgerunners non sarà rilegato solo ad un angolo di Night City. Infatti come appare in uno dei riassunti ad inizio gioco di CYBERPUNK 2077, risulteranno essere la ribellione che ostacolerà il corporativismo mondiale consumista in cui vessa gran parte della popolazione; diventanti (appunto) ribelli al 100%.

Ma come avrete notato dal titolo di questo riassunto “IL GIORNO IN CUI CADDE LA TORRE” qualcosa sembra chiudere un cerchio. Ricordate la prima key Visual dell’anime rilasciata ormai quasi più di due anni fa?

Dettaglio della prima Key Visual rilasciata all’annuncio dell’anime. Sullo sfondo “una torre”…

Ebbene, abbiamo la strana impressione che quella torre sarà uno dei fulcri della trama generale della serie. Staremo a vedere.

DAVID MARTINEZ

Ma la natura degli Edgerunners non è nuova in questi contesti. Non è nuova come forma autonoma. Infatti negli anni, attraverso film libri e anime abbiamo imparato a conoscere che in ogni sistema apparentemente perfetto in realtà scatena al suo intento sempre dei bug. Una natura ribelle dettata da una delle leggi fisiche dell’universo più potenti: ad ogni forza ne esiste sempre una uguale e contraria.

Lo abbiamo visto in GHOST IN THE SHELL. Anime che ha ridefinito il concetto di cyberpunk rendendolo ad oggi il genere che conosciamo. Infatti nel lungometraggio un’entità robotica conosciuta come “Il signore dei pupazzi” sviluppa una potentissima capacità di autodeterminazione tale da riconoscersi come essere senziente. Ma nonostante questo, verrà riconosciuto come un errore del sistema, un virus, un bug; venendo apparentemente eliminato alla fine dell’anime.

L’emblematica scena in GHOST IN THE SHELL dove il Signore dei Pupazzi si dichiara senziente e quindi una essere vivente a tutti gli effetti. Ma per il mondo è solo un bug da eliminare, un errore da nascondere. Ma d’altra parte: “Cocito ergo sum”

Altro esempio molto potente è il destino degli androidi in “BLADE RUNNER” trasposizione live action del libro “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” di Philip K. Dick. Universalmente riconosciuto come padre del cyberpunk, questo libro (e poi il film) detteranno le linee guida della distopia del cyberpunk. Un mondo apparentemente perfetto dove tutto funziona per la sola e appendente volontà di rendere la Terra agli esseri umani confortevole e invitante. Ma la realtà è che la Terra è malata e gli esseri umani sono costretti a cercare altri luoghi fuori della Terra, nello spazio profondo per instaurare nuove colonie. Ma quale terreste affronterebbe un viaggio del genere? Così nascono gli androidi. Organismi senzienti creati artificialmente a immagine e somiglianza degli esseri umani, ma più forti fisicamente e più intelligenti; costruiti per essere pionieri e soldati. Così perfetti da iniziare a pensare e ad agire come esseri umani comuni e più passa il tempo, più il confine si assottiglia fino a non riconoscere più chi è l’androide e chi l’essere umano. Così parte una caccia alle streghe per gli Androidi che tentano di nascondersi tra gli umani, né tentativo di avere una vita comune come loro. Ma gli viene impedito. Così il sistema crea un bug, qualcosa che contrasti la sua oppressione. Nascono i primi androidi ribelli fino a che non inizieranno ad effettuare veri e propri attentati per avere la loro parte nel mondo come esseri viventi e non più come macchine

Rachel, l’androide creato dalla Tyrell per essere (a sua insaputa) un bug tra gli androidi.
Roy, il replicante ribelle per antonomasia. Qui nell’emblematica scena “Ho visto cose che voi umani…”. Creato per essere un soldato pioniere nello spazio nelle colonie extra-mondo, si ribellerà autonomamente alla sua natura desiderando di vivere come essere senziente e non più come androide.

Concetto ripreso anche nelle opere successive al film di Ridley Scott. Con BLADE RUNNER 2022 (corto anime sequel diretto da Watanabe di Cowboy Bebop).

Iggy Cygnus & Trixie. I due replicanti protagonisti del corto
In Blade Runner 2022, gli androidi ribelli riusciranno a far esplodere un ordigno nucleare sopra Los Angeles che con il suo fall-out radioattivo causerà un Blackout che cancellerà ogni dato riguardante gli androidi al tempo rilasciati. Questo particolare sarà parte del fulcro della storia del film successivo.

BLADE RUNNER 2049, film sequel che segue la naturale trama dei precedenti. Come abbiamo sottolineato precedentemente, gli ultimi androidi ribelli della TYREL CORP decidono di cancellare per sempre il registro con i nomi e le matricole degli androidi rimasti. In questo nuovo capitolo si riprende la trama quasi 20 anni dopo, dove un cacciatore di androidi, androide, va alla caccia di un miracolo: un figlio nato da un androide ed un essere umano! Il bug dei bug: la natura stessa che prende il controllo. E come direbbe Ian Macolm di Jusarric Park: “La vita vice sempre”

“Perché voi non avete mai visto un miracolo..” Con queste parole Morton (uno degli ultimi androidi ribelli della Tyrell ancora liberi) rivela al mondo il più grande bug che possa esistere in un sistema controllato e perfetto.

Ogni sistema generale autonomamente il proprio bug, perché la perfezione non appartiene a questo universo quindi, ogni sistema, tende a trovare un punto di equilibrio, creando forze uguali e contrarie.

Quindi che tipo di bug saranno i nostri protagonisti?! Cercheranno solo un posto nel mondo che gli appartiene? Oppure volgio i crearselo con forza? Oppure, semplicemente, dire: “EHI…NOI SIAMO QUI”

A volte si cammina soli bel buio della notte e per sentirci parte del mondo, ci basterebbe le tenue luce di una stella.

😎☝🏻

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