[SSSS.Gridman] Intervista a Masaru Sakamoto e Masato Takeuchi

Riportiamo l’intervista a Masaru Sakamoto (character Design) e Masato Takeuchi (produttore), a cura di Anime News Network, avvenuta durante l’Anime Expo di quest’anno.

Intervista

In America Gridman era un personaggio della serie televisiva Superhuman Samurai Syber-Squad (SSSS). Esiste una relazione tra SSSS.Gridman e l’originale tokusatsu*?

Takeuchi: Non c’è alcuna relazione tra i due show, volevamo solo che il nome fosse qualcosa che i fan oltreoceano potessero riconoscere, per catturare la loro attenzione più facilmente. Tuttavia aspettati alcuni easter eggs riferiti a SSSS.

Lo show è quindi indirizzato sia al pubblico giapponese sia a quello internazionale?

Takeuchi: Sì, è sia per i fan giapponesi sia per quelli stranieri.

Puoi parlarci di come – e perché – stai modernizzando una serie tokusatsu come Gridman?

Takeuchi: Prima di tutto, abbiamo chiesto a Masayuki Gotou, della Tsuburaya Productions, di modernizzare un po’ il personaggio.

Potresti dirci quali sono le principali differenze tra il vecchio e il nuovo design?

Takeuchi: Dato che l’originale è un live-action, questo risulterà sicuramente più “stilizzato”. Proprio per questa ragione, il nostro Gridman risulterà essere più grande rispetto all’originale. Anche perché nel tokusatsu Gridman era interpretato da un vero essere umano e quindi non era possibile ottenere delle specifiche del corpo diverse da quelle reali. L’anime ti dà più libertà in questo senso.

NOTA: durante questa intervista, Takeuchi aveva una grossa figure di Gridman sul tavolo. Posso chiedere della figure? Quanti anni ha?

Takeuchi: Ha più di 20 anni. Questo è lo stesso giocattolo che hanno usato per creare SSSS. È in mio possesso.

Fantastico! Conosco alcune persone che collezionano cose del genere.

Takeuchi: Sì, sono un collezionista. Ero un grande fan della vecchia serie.

Takeuchi: Per quanto riguarda la modernizzazione di Gridman, in termini di animazione utilizziamo molta 3D CG per aggiungere profondità ai personaggi e alle animazioni cosa piuttosto difficile da fare con il semplice 2D.

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Ho visto questo approccio svilupparsi molto negli ultimi anni, specialmente con le versioni animate tratte dai tokusatsu. Ad esempio nei recenti anime di Garo, è possibile notare un grande miglioramento della CG tra il primo “Garo: The Animation” e il più recente “Garo: Vanishing Line”.

Takeuchi: Sì, l’ho notato anche io. In generale, stiamo vedendo molti più titoli che incorporano sia 2D che 3D e penso che ce ne saranno sempre di più. Il 3D ti permette di espandere le capacità espressive dell’anime.

Sakamoto: Naturalmente il 2D gioca ancora un ruolo importante nella creazione di un anime. Usiamo il lavoro degli autori e degli animatori 2D per creare aspetti importanti della storia, come movimenti speciali e cose del genere, ma in aggiunta a queste scene si usa il 3D.

Ricordo che queste tecniche sono state utilizzate in un altro prodotto TRIGGER: Kill la Kill, quindi sembra che lo studio sia molto propenso ad integrare l’animazione 2D con quella 3D.

Takeuchi: Quindi se i fan amano Kill la Kill o Little Witch Academia, probabilmente, apprezzeranno anche SSSS.GRIDMAN.

Un’altra domanda sulla modernizzazione: la trama è incentrata sui computer, ma i computer si sono evoluti parecchio rispetto a quando è stato creata la serie originale. In che modo SSSS.Gridman affronterà le attuali tecnologie?

Takeuchi: La grande differenza è che nella vecchia serie la tecnologia che si vedeva era avanzata rispetto al – suo – presente. In questa serie bisogna immaginarsi, semplicemente, un Gridman ambientato nella vita di tutti i giorni.

Ah, Gridman in un mondo con smartphone e Twitter.

Takeuchi: Sì, esattamente quello.

Pensi che questo cambi molto Gridman?

Takeuchi: Probabilmente non così tanto.

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L’anno scorso hai sottolineato che questa sarebbe stata una storia originale non legata al Gridman del passato. Puoi parlarci del perché o se i piani sono cambiati?

Takeuchi: Sarà ancora una storia originale.

Sakamoto: Vogliamo che piaccia ai fan di vecchia data, ma abbiamo modernizzato i personaggi per attirare i giovani. Ad esempio, abbiamo ambientato la storia al liceo in modo che anche il classico pubblico degli anime potesse divertirsi e goderne della visione.

Takeuchi: Questo è davvero un punto importante che abbiamo discusso con il regista, Amemiya-san, dal momento che voleva includere molti vecchi riferimenti e caratteristiche della serie originale. Abbiamo avuto molte discussioni su quanto  e cosa includere includere della vecchia serie. Nel caso di troppi riferimenti al passato, sarebbe  risultato difficile attirare nuovi fan, d’altro canto non volevamo staccarci completamente dall’originale per non perdere i fan di vecchia data.

A proposito del regista Amemiya, questa è la sua prima volta che dirige una serie TV? Come pensi che stia gestendo il compito?

Takeuchi: È davvero bravo come regista. Dovrebbe essere un regista già da molto tempo. Data la sua personalità, lo staff è molto leale nei suoi confronti e le sue idee sono molto acute. È un grande, grande regista.

Sakomoto: Ascolta e prende in considerazione le idee di tutti. Discute molto con i propri collaboratori.

Puoi dirmi qualcosa in più sulla timeline dello show? Praticamente, come si è deciso di creare SSSS.GRIDMAN?

Takeuchi: Ci fu un evento organizzato dallo Studio Khara chiamato Animator Nippon Ichi, che si trovava accanto a un festival di trailer. In quell’occasione lo Studio Khara si avvicinò a TRIGGER e disse, “Ehi, ti piacerebbe fare alcuni PV?”, così discutemmo su cosa potevamo fare e chiedemmo a Tsuburaya Productions se potevamo prendere in prestito una delle loro IP. Gridman fu la risposta e ad Amemiya-san piaceva Gridman. Successivamente, la filiale di Tsuburaya, Field’s Production, apprezzò il PV che avevamo creato e ci chiese se potevamo fare qualcosa di più lungo.

Sakamoto: si parla di 2 o 3 anni fa circa?

Puoi dirmi di più su di te e Gridman e i tokusatsu in generale?

Takeuchi: sia io che il regista abbiamo riguardato la vecchia serie per segnarci i punti da riproporre in SSSS.Gridman.

Quanto è lunga la serie originale Gridman?

Takeuchi: 39 episodi, ma si parla di 25 anni fa.

Ah, neanche troppo lungo. Quindi hai visto Gridman da bambino?

Takeuchi: Ovviamente. Da ragazzino giocavo con mio padre e mio fratello. Io ero Gridman e loro i mostri. Anche mio fratello era un fan e noleggiavamo le VHS per guardarlo. La domenica era il giorno di Gridman.

Il tokusatsu è popolare in TRIGGER? Un sacco di persone in studio condividono questa passione con te?

Takeuchi: In realtà, non proprio. Non ci sono molti fan dei tokusatsu in TRIGGER.

Sakamoto: Ad essere sincero, è stato un bene il fatto che non molti fossero fan dei tokusatsu. Dico questo perché, come abbiamo detto prima, vogliamo modernizzare Gridman con questo nuovo anime. Non abbiamo obbligato lo staff a guardare l’originale. Per quanto riguarda coloro che l’hanno visto, ovviamente abbiamo ascoltato le loro idee. Temevamo che se gran parte dello staff fosse fan dell’originale, non saremmo stati in grado di modernizzare la serie rendendola un prodotto di nicchia – avendo avuto, molto probabilmente, troppi riferimenti al passato -. Quindi abbiamo evitato di proposito di includere troppe persone che avevano familiarità con il Gridman originale.

Sembra che tu abbia riflettuto molto sul creare questo equilibrio tra i vecchi e nuovi fan.

Takeuchi: In questo momento TRIGGER lavora con molti giovani creatori, quindi l’ambiente di produzione che abbiamo adesso è molto aperto – mentalmente -. Tutti sono liberi di parlare e scambiarsi le proprie idee. Questo ci aiuta ad avere un sacco di nuove idee anche se stiamo lavorando su un vecchio IP. In realtà, in una riunione di produzione, alcuni dei giovani ricordavano la posa e lo slogan di Gridman. Amemiya-san ed io siamo rimasti stupiti, poiché non ci aspettavamo che potessero fare riferimento a qualcosa di così vecchio.

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Sto vedendo qualcosa di simile accadere qui negli Stati Uniti. Grazie a Devilman Crybaby su Netflix, molti hanno riscoperto Devilman e ora ne stanno parlando o ne stanno facendo cosplay. Sarebbe divertente se qualcosa di simile accadesse con Gridman.

Takeuchi: Sì, è quello che spero. Ho detto la stessa cosa al mio incontro, cioè che l’anno prossimo voglio vedere tutti voi che fate il saluto di Gridman!

Per concludere la nostra intervista, TRIGGER sarebbe disposta a fare più collaborazioni con altri studi?

Takeuchi: Nulla di cui possiamo parlare, ma sì, quando si presenta l’opportunità, siamo molto aperti alla collaborazione.

Note
Fonte

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